Il Ventre caldo

Il Ventre caldo

Il ventre caldo
Cerca quell’aria
Per poi bruciarla,
Lapilli e lava

Forgia le rocce
Di mille forme, mille colori
Le bagna di storia
Bella, incantata,
Storia purtroppo mai più raccontata

Ora è già Terra, tonda e neonata
Che si trasforma
Noi ci siam sopra
Siamo impotenti
Ma non sapendolo siamo imprudenti
Spesso arroganti

Crediamo sempre di poter tutto
Ma è una battaglia, diventa lutto
Rimarrà tela
Dipinta male
Di questa terra.

Solco e dolore del nostro orgoglio,
Che è minimale

La terra trema, solo prurito
Quel fastidioso andar dell’uomo
Sempre diritto.

Cesare

18 Settembre 2013

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