Scrivere o non scrivere, nessun dilemma.
Sto maturando, ma da parecchio e come stile di vita, che viversi, fare il massimo prima che sia tardi, diventa una giusta fuga da ogni dolore ed ogni male, gli ultimi eventi, tragici, mi hanno ancor di più illuminato, (stupido ottuso io che credevo di aver sempre vissuto al massimo), serve vivere oltre il massimo.
Fare l’amore, dare anima al corpo e lasciare l’animale corpo libero di seguire la mente non può che far bene, vaffanculo ai bigotti ed ai benpensanti, e per quanto abbia o stia passando un periodo particolarmente complicato, ricalcolo come un Navigatore il percorso.
Siamo un soffio nella tempesta che forse nemmeno il soffio vicino sente, siamo un attimo nella luce e il resto nel buio, siamo troppo piccoli per perderci in deliri graffianti di sensazioni tristi, di odio o peggio ancora di apatia, siamo finché siamo e sempre troppo poco, osare e ancora osare, sentire con le dita perché il fuoco brucia, e tuffarsi tra gli scogli se l’istinto è quello, rischiando di farsi male, ma godendo del risultato con orgoglio, con la certezza che quel tuffo ci abbia fatti crescere di mille Noi.
Imparare da tutto, da tutti, con rispetto, crescere tra la gente, le culture, ma anche le deviazioni dei popoli e dei singoli, tendere la mano, le mani e anche tutto il busto agli altri, provando ad essere sempre se stessi, ma per gli altri.
Reagire e non reagire ad invidia, cattiveria, gelosia, ma valutando bene il perché di tali sentimenti, di tali reazioni, serve imparare che causa ed effetto sono naturali, lavorare su se stessi, spogliarsi di rancori ed ignoranza, quindi lavorare sulla propria cultura, riempiendo anche quel percorso di errori, non può che farci migliorare, frasi banali, pensieri già pensati, ma io, scrivendo, pubblicando, lo fisso in quel momento, che posso comunque riguardare.
In atri tempi ho scritto altri tempi, e posso confrontarli, in altri sentimenti ho scritto altri sentimenti e così via.
Rileggere o non rileggere, nessun dilemma.
Cesare
4 Febbraio 2022-02-04